La malattia emorroidaria, patologia ano-rettale più comune con prevalenza che raggiunge il 35%, può avere un importante impatto negativo sulla qualità della vita dei pazienti che ne sono affetti. La terapia medica e la correzione delle abitudini di vita posso rivelarsi efficaci e limitare al 10% dei casi il trattamento chirurgico che prevede la emorroidectomia secondo Milliganand Morgan, la procedura di Longo o la legatura ecoguidata delle arterie emorroidarie. L'efficacia della legatura ha condotto all'ipotesi che la patogenesi delle emorroidi, non ancora definitivamente stabilita, derivi da una eccessiva pressione del versante arterioso con conseguente dilatazione e prolasso del plesso venoso emorroiddario. Sulla base di tale razionale ed in relazione al ruolo che le tecniche di radiologia interventistica ricoprono nel trattamento di numerose patologie in regime di urgenza/emergenza e di elezione, negli ultimi anni sono stati pubblicati articoli con casistiche limitate di embolizzazione arteriosa delle arterie emorroidarie (emborrhoid) con spirali metalliche e, recentemente spirali metalliche in associazione con microparticelle, dai risultati tecnici e clinici positivi. Lo scopo del nostro studio è mettere a confronto il trattamento chirurgico e l'embolizzazione arteriosa delle emorroidi in termini di successo tecnico e clinico, complicanze e relativi tassi di incidenza, costi procedurali, efficacia nella tecnica emborrhoid dell'associazione spirali metalliche più microparticelle non riassorbibili e tassi di recidiva.