CAMBIAMENTI CLIMATICI E ECO-BIOLOGIA DEI LAGHI POLARI: RETI TROFICHE E TRASFERIMENTO DEI NUTRIENTI NEGLI ECOSISTEMI MODELLO DEI LAGHI ARTICI (ISOLE SVALBARD)
I laghi artici rappresentano hotspot di biodiversità. Il cambio climatico modificherà quantità e tempi di rilascio di nutrienti in questi ambienti, in cui input di materia sono regolati dalla copertura ghiacciata, alternanza luce/buio, input organici terrestri, input da parte di avifauna. A sua volta, l'architettura della biodiversità (reti trofiche) determinerà gli effetti ecologici che le variazioni ambientali avranno sul funzionamento di questi sistemi. Descrivere le strutture trofiche dei laghi artici, inclusa complessità e vulnerabilità a perdita di biodiversità, la loro dipendenza da input di diversa origine e le vie di trasferimento di nutrienti tra specie è un passo chiave per comprendere quale combinazione di fattori regola l'equilibrio ecologico nei laghi artici e determinerà la loro risposta al cambio climatico. Tramite analisi di isotopi stabili di C e N in (i) sedimento, macroalghe, fitoplancton, zooplancton, macroinvertebrati acquatici e (ii) vegetazione terrestre e suolo, modelli di mixing Bayesiani saranno applicati ai dati isotopici di campioni provenienti da 18 laghi siti in Spitsbergen (Svalbard) differenti per morfometria e tipologia (laghi: a bassa quota, costieri, prossimi ai ghiacciai, soggetti a input di guano). Lo scopo è descrivere la struttura di rete trofica, quantificare l'importanza di input autoctoni ed alloctoni, e la loro relazione con morfometria, posizione, copertura ghiacciata e vegetazione nel bacino di drenaggio. Questo consentirà di sviluppare previsioni di variazione del ciclo dei nutrienti e trasferimento lungo le catene alimentari a fronte di variazioni climatiche. Tale ricerca non è di solo interesse per gli habitat polari. I laghi artici sono tra gli ecosistemi pristini di acqua dolce situati alle più alte latitudini sul pianeta, e il loro studio può fornire comprensioni meccanicistiche riguardo fattori di controllo della stabilità ecologica a fronte del cambio climatico anche in ecosistemi lacustri a latitudini minori.