Fra le case e le persone. La ricostruzione post sismica di Amatrice dopo il sisma del 2016.
Componente | Qualifica | Struttura | Categoria |
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Giovanni Carbonara | emerito | Sapienza Università di Roma | Altro personale Sapienza o esterni |
Pietro Petraroia | esperto di chiara fama | Italia Nostra onlus | Altro personale Sapienza o esterni |
Gisella Capponi | direttore | Istituto centrale per la conservazione e il restauro Mibact | Altro personale Sapienza o esterni |
Riccardo d'Aquino | architetto | docente a contratto Sapienza, Scuola di Specializzazione Beni Architettonici e Paesaggio | Altro personale Sapienza o esterni |
Diversamente dal terremoto dell'Aquila del 2009, il più recente sisma che ha colpito il Centro Italia non ha infierito su edifici di calibro storico-architettonico ma, soprattutto, sui tessuti urbani di piccoli centri storici, sparsi nel territorio e poco popolati.
Dopo le scosse del 24 agosto 2016, ma più ancora dopo quelle del 30 ottobre e del 18 gennaio 2017, gran parte degli edifici d'abitazione di Amatrice sono infatti drammaticamente crollati seppellendo secoli di sedimentazione storica ma anche di memorie familiari, di ricordi e di affetti, insieme a molte vittime. La ricostruzione post sismica, che si renderà a breve necessaria in questi piccoli centri storici riguarderà dunque le case che non sono meno importanti del patrimonio monumentale conclamato sia in termini di memoria collettiva sia individuale. La 'casa', archetipo architettonico del riparo per l'uomo, è infatti luogo di vita per gli individui e le famiglie che, col sisma, sono state doppiamente colpite, nella loro identità culturale e nella memoria affettiva dei luoghi che abitano.
Centri storici, come quelli di Amatrice, pongono dunque tematiche nuove e diverse rispetto al passato, per entità dell'effetto distruttivo del sisma, per diffusione dei danni e per tipologia di edifici che ha colpito, ma anche per l'emergere della collettività e dei singoli individui quali soggetti attivi nel determinare i valori in gioco oltre che nel partecipare alle scelte della ricostruzione.
La ricerca qui proposta si prefigge d'indagare il nesso fra le esigenze delle persone, colte per la sfera affettiva, intellettuale e culturale che le identifica e l'imminente avvio della ricostruzione post sismica in Centro Italia, al di là delle questioni politico-economiche e tecniche che, purtroppo, sembrano dominare il campo escludendo una riflessione più profonda e consapevole dei valori in gioco. La ricerca verterà sul centro storico di Amatrice, considerato quale caso di studio esemplificativo.