La ricerca ha come oggetto lo studio dei canzonieri manoscritti spagnoli compilati tra il '500 e il '600 e conservati nelle ricchissime biblioteche romane, veri gioielli bibliografici e un patrimonio immenso ancora tutto da esplorare. Gli studi sui canzonieri iberici dei Secoli d'Oro hanno avuto negli ultimi trent'anni un grande sviluppo in Spagna e fuori dalla Spagna, e in quest'ambito è storicamente significativa proprio la tradizione italiana, con apporti rilevanti già nell'ispanismo positivista, da Benedetto Croce ai filologi romanzi di scuola romana fino agli studi intensificatisi in tempi recenti. Il primo obiettivo della ricerca sarà quindi essenzialmente bibliografico: il gruppo si occuperà di implementare l'inventario, finora incompleto, delle fonti canzonieresche spagnole del '500-'600 conservate a Roma presso la Vaticana, la Nazionale, la Casanatense, la Vallicelliana, la Corsiniana, l'Alessandrina, ecc. Successivamente, l'attenzione si concentrerà sulla presenza, all'interno di questi canzonieri, della poesia popolareggiante ispanica, spesso destinata al canto, come dimostra l'esistenza in alcune sillogi di una partitura musicale che accompagna i versi. Infatti, a Roma, i circoli poetici facenti riferimento sia alla curia papale che all'aristocrazia cittadina, spesso caratterizzati dal bilinguismo e da una certa ispanofilia, mostrano una grande familiarità sia con le melodie spagnole che con il modo di suonare la chitarra chiamato proprio "alla spagnola". È in questa prospettiva che si inserisce l'edizione di singoli canzonieri già individuati e ritenuti interessanti per la ricostruzione della fruizione, della selezione e della ricreazione di questi testi tradizionali: cinque raccolte, tutte riconducibili al '500 e al '600, e solo parzialmente descritte ed edite: Ms. Corsini 625 (olim 44-A-16); Ms. Corsini 970 (olim 44-A-21); Ms. Vat. Ottoboniano 2882; Ms. Vat. Chigi Q.IV.10; Ms. Vat. Barberini Latini 3602.