Macrocicli porfirazinici e loro applicazioni in campo biomedico nel campo della terapia anticancro bi/multimodale, nel trattamento di biofilm batterici, nel campo dei sensori chimici

Anno
2017
Proponente Maria Pia Donzello - Professore Ordinario
Sottosettore ERC del proponente del progetto
Componenti gruppo di ricerca
Componente Categoria
Alessandro Latini Componenti il gruppo di ricerca
Elisa Viola Componenti il gruppo di ricerca
Componente Qualifica Struttura Categoria
Roberto Dragone Ricercatore Chimica (ISMN-CNR) Altro personale Sapienza o esterni
Abstract

Il progetto intende sviluppare linee di lavoro che riguardano la preparazione di nuovi macrocicli porfirazinici e lo studio delle loro potenzialità applicative essenzialmente in campo biomedico (terapie antitumorali e antibatteriche). Il gruppo di lavoro si avvale dell¿esperienza acquisita nel campo dei macrocicli tetrapirrolici di tipo porfirazinico, alcuni dei quali hanno mostrato eccellenti potenzialità come fotosensibilizzatori (FS) per la produzione di ossigeno singoletto, 1O2, l'agente citotossico attivo in terapia fotodinamica (PDT), una terapia anticancro avente limitati effetti collaterali ed in fase di crescente sviluppo applicativo.
Alla base del progetto si pone la sintesi di nuove classi di macrocicli porfirazinici, e lo studio del loro comportamento chimico-fisico, spettroscopico ed elettrochimico. L¿obiettivo centrale è quello di evidenziare le potenzialità delle nuove specie come FS in PDT e al tempo stesso verificare, mediante l¿introduzione nelle stesse molecole di altre funzionalità anticancro, le possibili applicazioni nel campo della terapia bimodale, che associa per es. la PDT alla chemioterapia, con possibili sviluppi verso un'azione multimodale. In questo ambito si colloca la programmazione di nuovi sistemi molecolari adatti ad una potenziale applicazione nel campo della BNCT = Boron Neutron Capture Therapy, una terapia anticancro di tipo radiativo.
Verrà approfondita la ricerca riguardante la possibilità di utilizzare i fotosensibilizzatori sintetizzati in laboratorio in un settore di grande interesse nell'ambito della ricerca medica, quale l¿utilizzo della PDT per il trattamento di biofilm batterici. I risultati preliminari incoraggiano a proseguire in questa direzione.
Infine viene riproposto l'uso di un macrociclo porfirazinico di nuova sintesi opportunamente funzionalizzato, come materiale sensibile attivo in un sensore chimico per la rilevazione selettiva di particolari contaminanti in matrici alimentari ed ambientali.

ERC
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