Parole sante. L'agiografia di Venanzio Fortunato

Anno
2017
Proponente Donatella Manzoli - Professore Associato
Sottosettore ERC del proponente del progetto
Componenti gruppo di ricerca
Componente Qualifica Struttura Categoria
Martina Pavoni Dottoranda Sismel Firenze Altro personale Sapienza o esterni
Mariangela Lanza Docente Abilitata Scuola Statale Altro personale Sapienza o esterni
Francesca Tarquinio Dottoranda Sismel Firenze Altro personale Sapienza o esterni
Abstract

Venanzio Fortunato, poeta formatosi nell¿ancora classica Ravenna ed emigrato nella Gallia merovingia (VI secolo), è autore di una abbondante produzione agiografica: il poema esametrico Vita Martini e alcune vite in prosa sulle quali si intende incentrare la presente ricerca. Ad eccezione della Vita Radegundis, le vite venanziane sono tutte vite episcopali, commissionate da vescovi che, esaltando i loro predecessori, intendevano celebrare la propria sede episcopale. L¿agiografia di Venanzio è dunque in prima istanza un¿agiografia politica. I santi celebrati sono tutti vissuti in Gallia: Venanzio delinea così i contorni di una Gallia santa che è dunque tacitamente additata come esempio di Christiana res publica. Non manca l¿intento edificatorio: Venanzio afferma di scrivere ad aedificationem plebis (vit. Hilarii e vit. Albini). In quel VI secolo di rovina e decadenza Venanzio intende proporre modelli di santità anche alla ricerca di quell¿ordine morale e sociale che il suo amico Gregorio di Tours non riesce a trovare nella sua Historia Francorum.

ERC
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