Il controllo della biocontaminazione in ambito ospedaliero, sia per quanto riguarda gli ambienti sia in generale riguardo generici substrati (superfici interne degli impianti idrici e aeraulici e/o dispositivi biomedici) è di fondamentale importanza. L'impiego di mezzi fisici, in particolare di radiazioni elettromagnetiche e acustiche, è diffuso a vari livelli, per la disinfezione di aria e acqua e per la pulizia di dispositivi. Il Progetto intende proseguire e approfondire lo studio già intrapreso dalla proponente sull'efficacia della radiazione ultravioletta direttamente impiegata sui filtri assoluti degli impianti di condizionamento dell'aria, sia in termini di abbattimento della carica microbica nella corrente d'aria immessa negli ambienti, sia in termini di prolungamento della vita operativa dei filtri. Poiché gran parte delle infezioni nosocomiali si sviluppa a partire dalla presenza di biofilm batterico, la ricerca si propone altresì di valutare l'impiego della radiazione ultrasonora, sia per la caratterizzazione di tale complesso aggregato, sia come strumento di inibizione alla sua formazione e al suo sviluppo su superfici non ancora colonizzate e di distruzione e/o distacco in caso di biofilm esistenti.
La ricerca si avvale di apparati in parte già disponibili, di cui va ripristinata l'operatività, e di sezioni di prova da realizzare. Parte degli strumenti di misura è messa a disposizione dalle/i componenti il gruppo di ricerca, mentre parte andrà a costituire la dotazione della strumentazione del "Lab. per le attività di ricerca e didattica integrate in Ing. Clinica e Biomedica".
Sono infine previste attività di modellazione matematica e numerica dello sviluppo dei biofilm e dell'interazione di questi con la radiazione, in particolare ultrasonora. Alcuni parametri descrittivi del tasso riproduttivo o dell'interazione col campo acustico si potranno essere calibrati a partire dall'analisi dei risultati sperimentali mediante tecniche di ingegneria inversa.