Ruolo dell'hippo pathway nella cardiotossicità indotta da doxorubicina
Componente | Categoria |
---|---|
Sebastiano Sciarretta | Tutor di riferimento |
La chemioterapia continua ad essere uno strumento insostituibile nella pratica clinica per il trattamento delle malattie neoplastiche. La doxorubicina è un potente antineoplastico diffusamente utilizzato per il trattamento di diversi tipi di neoplasie tra cui linfomi e cancro al seno. Tuttavia è ormai noto come un trattamento chemioterapico con doxorubicina possa avere dei gravi effetti collaterali cardiotossici e provocare lo sviluppo di cardiomiopatia ed insufficienza cardiaca nel 29% dei pazienti trattati entro i primi cinque anni dal trattamento. Sebbene siano stati proposti diversi modelli volti a spiegare il meccanismo alla base della cardiotossicità indotta da doxorubicina, ad oggi non è stato ancora possibile individuare uno specifico meccanismo molecolare per prevenire l'insorgenza di cardiomiopatia.
Negli ultimi anni diversi studi hanno dimostrato come il l'Hippo pathway, una via di trasduzione del segnale responsabile del controllo della proliferazione e coinvolta nella sopravvivenza a diversi tipi di stress cellulare, svolga un ruolo di primo piano nelle malattie cardiovascolari. È stato infatti dimostrato in vivo come questo pathway sia attivato dall'ischemia/riperfusione (I/R) e come l'overespressione specifica in cardiomiociti di MST1, il principale effettore dell'Hippo pathway, fosse sufficiente per indurre cardiomiopatia dilatativa (Yamamoto et al., J Clin Invest 2003). Scopo di questo progetto è studiare per la prima volta il ruolo di MST1 nella cardiomiopatia da doxorubicina ed indagare se la modulazione della sua espressione possa ridurre gli effetti cardiotossici di questo trattamento chemioterapico.