Ricerc@Sapienza

L'attuale panorama mediale pare costituito da diverse fonti di informazioni, social media, formati di intrattenimento e tecnologie di "autocomunicazione di massa" (Castells), in cui è più difficile l'affermarsi di fonti dominanti o mainstream: un mediascape arricchito da numerosi attori, individuali e collettivi, in grado di esprimere frammenti discorsivi e visuali, chiavi di lettura e significati. La linearità "dell'ascesa e declino" delle issues e dei problemi sociali (Hilgartner&Bosk) è sostituita da un processo circolare di significazione in un numero crescente di arene mediali, pluralizzate e attraversate da narrazioni cross-mediali. Lo stesso concetto di framing, come costrutto teorico e strumento empirico (Reese;Entman;Gamson), necessita probabilmente di una ridefinizione anche radicale (Cacciatore e al.), uno degli obiettivi teoretici del progetto.
In questi termini, nell'ecosistema mediale ibrido (Chadwick), è fondamentale analizzare i processi attraverso cui significati e frame si costruiscono, competono e si affermano nelle diverse arene, nonché la capacità dei diversi attori di dotarsi e mobilitare risorse simboliche (potere e capitale simbolico-culturale: Bourdieu;Couldry).
Sul piano empirico, si selezioneranno almeno due case history (in ambiti tematici coerenti con le consolidate esperienze dell'equipe di ricerca) all'interno del periodo di campagna elettorale; di questi si analizzerà l'andamento dell'attenzione pubblica e mediale sui casi di studio rispetto a: a) un'attenzione accresciuta o "ondate informative" (media hype) e b) una modificazione del frame dominante (frame change o frame shift).
La sezione empirica sarà caratterizzata da un approccio mixed-method, finalizzato all'analisi delle arene mediali, degli spazi di conversazione digitali e delle arene di policy; il progetto prevede infatti tra i risultati attesi la predisposizione di modelli e tools immediatamente utilizzabili in ambito professionale da parte di attori sociali e stakeholder.