Bauhaus e policromia: il colore come sistema costruttivo dello spazio interno.
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Filippo Lambertucci | Tutor di riferimento |
La ricerca si propone di indagare l'uso della policromia intesa come sistema costruttivo per la definizione e la modifica dello spazio da parte della scuola del Bauhaus. Questa considerava il colore alla stregua di un materiale da costruzione, in grado di costruire esso stesso lo spazio attraverso la definizione di superfici e volumi. In questo modo l'elemento cromatico perde la sua valenza meramente decorativa, in favore di quella strutturale. Inoltre, come qualsiasi materiale da costruzione, era considerato in grado di stimolare non soltanto la percezione visiva, ma anche quella tattile e sonora.
Sebbene la critica abbia già soffermato molto la propria attenzione sull'avvento della scuola del Bauhaus, l'azione esercitata da essa sull'architettura contemporanea ribadisce la necessità di un suo approfondimento, stavolta, però, attraverso lo studio di un aspetto finora davvero poco rilevato eppure importante.
La prospettiva d'indagine sull'adozione del colore da parte del Bauhaus è dunque una lettura inedita, che merita di essere esplorata, considerato il grande valore che era conferito alla policromia dalla scuola stessa. Lo studio verrà portato avanti attraverso la comparazione e l'analisi dei progetti della scuola, che comprendono sia quelli realizzati sia quelli rimasti sulla carta, finora poco esaminati.
Pertanto i risultati attesi non riguarderanno la determinazione dei principi armonici sui colori, ma piuttosto la definizione delle tecniche enucleate dalla celebre scuola tedesca per alterare la percezione dello spazio.
Mediante l'essenziale dialettica tra passato e presente, l'inquadramento storico elaborato sul tema potrà fornire non solo un modello di riflessione per la contemporanea applicazione della policromia nello spazio, ma offrire anche spunti di ricerca per l'individuazione di nuove tecniche per il futuro.