Universalismo e globalizzazione, persone e territori: aspetti giuridici
All'inizio del terzo millennio, occorre prendere coscienza dell'opposizione tra l'universalismo romano, che
ha al suo centro il principio di inclusione, e il fenomeno della globalizzazione, non intesa in senso astratto
ma concreto, cioè essenzialmente economico-finanziario, che implica l'esclusione di popoli e individui, sulla base di esasperati etnocentrismi e nazionalismi.
Come ha insegnato Ulpiano, diritto pubblico e privato non sono tra loro separati: "il diritto privato è quello
che concerne l'utilità dei singoli" e "il diritto pubblico è quello che concerne la condizione (statum) della
cosa romana".
Nel passo ulpianeo, quindi, non v'è spazio per il moderno concetto di 'stato', estraneo ai romani, i quali,
piuttosto, avevano elaborato il concetto di 'Impero'.
Le critiche di Hegel contro il Sacro Romano Impero sono, infatti, un elemento essenziale per la costruzione
della teoria dello Stato. La teoria contemporanea dello Stato nasce quindi dal rifiuto dell'Impero.
L'obiettivo della ricerca è, appunto, quello di esaminare il fenomeno migratorio degli ultimi decenni
secondo le prospettive offerte dalle categorie giuridiche romane, come ius (publicum-privatum), civitas e
imperium, stanti le obiettive difficoltà di inquadrare tali fenomeni entro i moderni concetti di Stato,
ordinamento, popolazione e territorio, che di esso sono parte.
Le differenze tra impero e stato si riflettono, inevitabilmente, sugli altri concetti giuridici oggetto della
ricerca, migrazioni e territorio, che si relazionano ad ulteriori concetti, quali esemplarmente persone, beni,
cittadinanza, pace, con essi strettamente correlati. E di tali differenze risente pure la 'dicotomia'
(contemporanea) tra diritto pubblico e diritto privato, la quale, portata a conseguenze quasi estreme nello
scorso secolo, oggi appare in crisi.
La ricerca non si fermerà all'analisi delle categorie giuridiche romane, ma sarà orientata ad
approfondimenti delle odierne categorie giuridiche, nell'ottica comparatista.