Sviluppo di biosensori a base di nanomateriali ibridi per il monitoraggio dell'esposizione alla radiazione UV-C

Anno
2018
Proponente Elisa Toto - Assegnista di ricerca
Sottosettore ERC del proponente del progetto
Componenti gruppo di ricerca
Abstract

La quantificazione del danno apportato dalla radiazione UV-C ai sistemi biologici assume un ruolo determinante nell'ambito delle missioni spaziali e, nel contempo, può essere identificato come un utile indice del grado di assottigliamento dello strato di ozono terrestre. Il danno apportato dalle radiazioni ultraviolette a livello del materiale genetico umano rappresenta una delle tematiche di maggior interesse per la comunità scientifica internazionale. Il presente progetto di ricerca si pone pertanto l'obiettivo di sviluppare un biosensore che permetta di monitorare l'effetto biologico indotto da UV-C sia in ambito spaziale che nelle regioni della Terra ove lo strato di ozono è più sottile o, ancora, negli stabilimenti industriali in cui è presente il rischio di esposizione ad una sorgente UV-C, utilizzata ai fini della sterilizzazione. Il biosensore in oggetto sarà realizzato a partire dallo sviluppo di un nanomateriale ibrido a base di DNA e carbonio, unendo in questo modo un componente biologico ed un componente di estrema leggerezza, resistenza e ottima conducibilità elettrica. Sarà quindi affrontata la problematica di realizzare una dispersione efficace delle nanoparticelle sensibili alla radiazione UV-C all'interno di un'opportuna matrice polimerica. In tale prospettiva, il biosensore a base di carbonio e DNA propone la propria innovatività, rispetto ai dosimetri attualmente in uso, per leggerezza, dimensioni ridotte, risposta in tempo reale, quindi caratteristiche particolarmente vantaggiose per l'utilizzo in ambiente spaziale.

ERC
PE8_8, PE5_8, PE5_6
Keywords:
GRAFENE, NANOCOMPOSITI, BIOSENSORI

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