Il destino dei PFOx negli impianti di depurazione per reflui civili
I microinquinanti organici emergenti (MOE) sono contaminanti presenti nei comparti ambientali in concentrazione molto bassa, dell¿ordine del ng/L o ¿g/L, e per i quali le conoscenze risultano ancora limitate in quanto le tecniche analitiche ne hanno consentito la determinazione solo negli ultimi tempi.
Il comportamento ed il destino dei MOE nell¿ambiente è un tema di grande interesse, poiché essi possono generare effetti negativi sulla salute dell¿uomo e sull¿ecosistema. In particolare, grande attenzione viene posta sugli impianti di depurazione in quanto considerati fra le principali fonti di rilascio nell¿ambiente, dal momento che i processi di trattamento in essi presenti non sono in grado di rimuovere i MOE o li rimuovono solo in parte.
Nell¿ampia classe dei MOE, gli studi più recenti si sono concentrati sui composti organici perfluorurati (POF), a causa della loro persistenza, capacità di bioaccumulo e tossicità. In diverse parti del mondo, come anche in Italia, sono state rinvenute aree contaminate da elevate concentrazioni di POF, ed evidenziati effetti negativi sulla salute della popolazione residente nelle vicinanze.
Obiettivo del presente progetto è la valutazione dei processi di rimozione e trasformazione dei PFOS e PFOA negli impianti di depurazione per reflui civili. Fra i PFO, sono stati scelti il PFOS e PFOA a causa della loro maggiore diffusione. In particolare, il presente progetto si pone come obiettivi:
1) determinare la percentuale ed i meccanismi di rimozione nei reattori biologici a fanghi attivi, che rappresentano la fase principale di trattamento;
2) valutare se, attraverso la modifica dei parametri di gestione, è possibile incrementare l¿efficienza di rimozione negli impianti esistenti;
3) approfondire gli studi sull¿adsorbimento come processo da inserire negli impianti di depurazione esistenti per aumentarne l¿efficienza di rimozione.