Storia naturale dell'iperplasia focale nodulare (IFN)
L'IFN è la seconda lesione epatica benigna più frequente, dopo l'emangioma (EASL,2017). I pz sono spesso asintomatici, quindi il rilievo è spesso incidentale. La diagnosi è posta mediante TC o RM con mdc epatospecifico o, in casi dubbi, con agobiopsia. La storia naturale non è ben nota, quindi i dati per un corretto counseling dei pz sono insufficienti, soprattutto per la pianificazione del Follow up (FU) e per le indicazioni terapeutiche. L'approccio chirurgico è attualmente raccomandato solo nei pz sintomatici o in caso di rare complicanze (Perrakis,2017). METODI. Recluteremo pz, maschi e femmine di ogni età, in FU presso il nostro Centro dal 1998 ad oggi. I pazienti arruolati dovranno avere una diagnosi certa di IFN, radiologica o istologica. Includeremo pazienti con un FU clinico-strumentale di almeno 3 anni a partire dalla diagnosi. Raccoglieremo dati relativi a:
-sintomi riferiti dai pz all'arruolamento e nel corso del FU;
-anamnesi personale e familiare con attenzione all'assunzione di EP, la presenza di uno stato trombofilico personale e familiare.
-variazione di numero e dimensioni dei noduli valutata con ecografia semestrale. L'esame sarà integrato con color-power doppler ed elastometria mediante ARFI (acoustic radiation force impulse) sulla/e lesione/i e sul parenchima circostante.
-TC e RM con mdc eventualmente ripetute su indicazione clinica nel corso del FU.
-indicazione ad intervento chirurgico ed alla frequenza di complicanze.
I dati raccolti saranno caricati su file elettronico ed utilizzati per l'analisi statistica.
END-POINT. Lo studio, di natura osservazionale, avrà come obiettivo primario la valutazione della storia naturale dell'IFN nell'esperienza ventennale di un centro di riferimento per lesioni focali epatiche. Oltre alla raccolta di dati clinici e radiologici riguardanti l'evoluzione delle lesioni verranno valutati gli iter diagnostici, i relativi costi ed il valore aggiunto di nuove tecniche diagnostiche non invasive come l'ARFI.