Dalla camera ottica alla fotomodellazione con i droni: strumenti fra passato, presente e futuro a supporto della rappresentazione architettonica per analisi geometrica e fotometrica delle facciate architettoniche in contesti urbani
La conoscenza della architettura della città finalizzata alla salvaguardia e tutela del patrimonio culturale passa anche dallo studio delle facciate architettoniche, necessario per la comprensione della storia e della evoluzione sia dell'intero fabbricato che della città stessa. Questo ruolo di "filtro" conoscitivo ha sempre richiesto una particolare attenzione nel rilievo delle facciate, garantendo uno sguardo dinamico e multi-scala sia sulla intera superficie che sui suoi dettagli. Storicamente tale attenzione è stata demandata alla capacità personale di osservare, interpretare e restituire l'esistente da parte dei vedutisti. L'introduzione della fotografia ha portato nel tempo ad una trasformazione nello stesso processo conoscitivo, fondato non più sulla interpretazione del reale ma sulla capacità di acquisirlo ed analizzarlo a posteriori. Il rilievo digitale ha amplificato tale effetto, attraverso l'utilizzo negli ultimi quindici anni di metodologie di indagine in grado di sovrapporre diversi livelli informativi dello stesso manufatto con un dettaglio millimetrico, costruendo modelli 3D sempre più simili alla realtà. Negli ultimi cinque anni l'uso di droni integrati con fotocamere ha introdotto un punto di vista dinamico, superando il vincolo del punto di vista da terra con la possibilità di utilizzare piattaforme ultraleggere anche in condizioni di volo complesse. Questa evoluzione strumentale di supporto allo studio e rappresentazione delle facciate architettoniche ha aumentato le potenzialità di analisi geometrica e materica degli edifici, demandandone l'interpretazione ad una fase successiva. Il tema di ricerca si propone quindi di comprendere le trasformazioni metodologiche nella conoscenza e rappresentazione delle facciate architettoniche in relazione anche alle prime strumentazioni utilizzate da artisti e architetti fino ai giorni nostri, provando ad immaginare quello che potranno essere le implicazioni nel prossimo futuro.