Problemi di genere nella transizione al lavoro dei laureati e delle laureate Sapienza
La banca dati sulla transizione al lavoro dei laureati Sapienza, realizzata grazie alla convenzione con il Ministero del lavoro, attualmente consente di analizzare i percorsi di transizione al lavoro di circa 200.000 laureate e laureati e di osservare i contratti di lavoro subordinato che hanno ottenuto tra il 2008 e il 2017.
È abbastanza evidente l¿esistenza di differenze di genere all¿interno del sistema formativo italiano che apparentemente sembra premiare le ragazze. I numeri dei laureati Sapienza testimoniano un forte squilibro tra ragazze e ragazzi con un rapporto 60/40. Il data base di cui disponiamo consente di verificare i percorsi di transizione al lavoro, in condizioni di ceteris paribus, con la possibilità di esplorare una vasta gamma di variabili relative ai tempi di attesa del primo impiego, latenza tra i diversi contratti, qualifiche professionali, settori ATECO, classificazione ISCO e giornate di lavoro e di contratto. Per alcune leve di laureati il sistema consente inoltre di verificare i contratti di lavoro ottenuti prima, durante e dopo il percorso universitario. L¿indagine intende verificare le differenze di genere nella transizione al lavoro ed esplorare le ragioni per cui il successo formativo delle laureate non abbia un riscontro nel mondo del lavoro. Le prime analisi effettuate sulla banca dati infatti confermano una maggiore difficoltà delle laureate nella transizione al lavoro.
Accanto all¿indagine su dati amministrativi, la ricerca prevede su un campione limitato la sperimentazione del questionario di autovalutazione delle soft skills tarato su un campione di 1300 studenti italiani di scuola secondaria di secondo grado. L¿ipotesi di lavoro è verificare se pur in presenza di percorsi universitari abbastanza simili permangano nell¿autopercezione degli studenti differenze significative i cui effetti possono manifestarsi in modo significativo nei processi di inserimento lavorativo.