Sistemi di fruizione/conoscenza nella comunicazione museale.
Il ruolo delle istituzioni museali sta progressivamente cambiando, in un processo di trasformazione iniziato almeno venti anni fa e che, in tempi recenti, ha subito una notevole accelerazione. Si moltiplicano infatti le iniziative culturali che rendono queste istituzioni sempre più organismi attivi nella promozione e nella partecipazione del pubblico verso nuove forme di emancipazione culturale e sociale. Non c'è dubbio che questa accelerazione sia in gran parte dovuta allo sviluppo ed alla diffusione delle tecnologie digitali (ICT) applicate ai beni culturali con la produzione di nuovi artefatti culturali in grado da un lato di facilitare l'accessibilità alla conoscenza e dell'altro di rispondere meglio alla richiesta relazione tra patrimonio culturale e narrazione.
Fino ad oggi però le tecnologie digitali sono state utilizzate come complementi descrittivi e comunicativi con il solo scopo di integrare l'offerta museale tradizionale, in una modalità che non ha colmato il distacco tra l'allestimento delle collezioni e le possibili narrazioni conoscitive e divulgative che tali raccolte possono esprimere.
In questo mutato contesto anche il museo come "luogo" ha cambiato le sue caratteristiche, da contenitore fisico che accoglie gli oggetti della collezione in luogo dove sperimentare nuove relazioni conoscitive ed emozionali. Si parla sempre più spesso di "Museo Virtuale" con caratteristiche identitarie che sono però ancora poco approfondite e spesso poco studiate dal punto di vista delle potenzialità comunicative.
La ricerca si propone di analizzare l'uso delle diverse tecnologie digitali e multimediali attraverso cui definire nuovi sistemi di fruizione e di conoscenza nella comunicazione museale. L'obiettivo, da raggiungere anche attraverso possibili sperimentazioni pratiche, è quello di esplicitare l'attiva iterazione tra il "luogo", gli oggetti fisici e digitali della collezione e il fruitore, quale protagonista e interprete delle nuove relazioni conoscitive.