Prospettive e progetti sul tema della flessibilità interna dell¿abitazione contemporanea. Scenari multidisciplinari in ambito nazionale e internazionale.
Tra le esigenze espresse dalla società contemporanea emerge l¿aspirazione ad un modello abitativo che dia la possibilità di adattarsi nel tempo ad usi che possono mutare, non solo in relazione al numero degli abitanti, ma anche all¿opportunità di annettere locali per lavorare, ambienti da porre in locazione per creare reddito, stanze per ospitare temporaneamente parenti o amici. L¿idea di una casa ¿flessibile¿ non è una novità, ma si scontra nell¿era industriale e post industriale, soprattutto nelle grandi città, con un¿offerta rigida vincolata a ferree regole di mercato. A fronte di un¿offerta di alloggi inadeguata rispetto a tali esigenze, è opportuno riconsiderare la progettazione della casa contemporanea partendo da uno studio sulla pianta, sulla struttura, sull¿impostazione impiantistica e sulla caratterizzazione tipologica e morfologica. Al fine di non sconfinare in ipotesi lontane da una reale fattibilità, l¿idea è quella di proporre alloggi di dimensioni simili a quelli maggiormente richiesti, offrendo però un sistema distributivo facilmente adattabile al cambiamento delle esigenze abitative, nel rispetto degli standard in uso nei vari paesi. Il panorama internazionale offre alcuni spunti in tale direzione, concentrati fondamentalmente sulla casa isolata. Meno frequenti gli esempi di complessi di case aggregate impostati sull¿idea di flessibilità interna, per ottenere la quale ci si scontra con diversi problemi pratici: accessibilità, affacci esterni, collegamenti verticali. Di pari importanza emerge la necessità di riaffermare l¿importanza della configurazione d¿insieme dei complessi abitativi che dovrebbero strutturare lo spazio esterno nelle dimensioni tipiche della ¿strada¿ e della ¿piazza¿.