PONTI A ROMA. Ricerca storico-critica sull'attività di Gio Ponti a Roma e indagine sullo stato di conservazione dell opere costruite
Gio Ponti, annoverato fra i più importanti architetti italiani del Novecento, nacque e visse prevalentemente a Milano ma la sua attività si svolge anche all'estero e a Roma, alla quale regalò una delle sue opere più significative, la Scuola di Matematica nella città universitaria. Attorno alla figura e all'opera del Maestro ruota ormai da anni un interesse crescente, riaccesosi col restauro del grattacielo Pirelli nel 2004. Ma se in ambito milanese si è avviata da tempo la ricerca sull'opera costruita, sull'attività di designer e sull'intellettuale, lo stesso non può dirsi per l'attività di Ponti a Roma dove sviluppò importanti liaison con gli architetti e col clima culturale della capitale, senz'altro molto diverso da quello milanese. Inoltre, risalgono ai decenni compresi fra gli anni Trenta e Sessanta del Novecento alcune significative opere progettate e realizzate a e per Roma, che danno corpo alle relazioni culturali, artistiche, e ai rapporti d'amicizia e politici, che il Maestro stabilì nella capitale.
Eppure il tema è ancora pressoché inesplorato e inedito, nonostante consentirebbe di completare il quadro critico entro cui si mosse Ponti. Peraltro, gli edifici, alcuni dei quali realizzati durante il regime fascista, fra cui la Scuola di Matematica nella città universitaria di Sapienza, hanno subito interventi poco sensibili, alcuni lesivi, altri persino distruttivi.
La ricerca qui proposta si prefigge di colmare questo vuoto conoscitivo attraverso un'indagine puntuale delle opere e del loro stato di conservazione e di ridefinire il quadro storico-critico dell'attività di Ponti a Roma e delle relazioni che stabilì col mondo della cultura, dell'arte, dell'architettura, della politica e della Chiesa nella Capitale.
La ricerca s'innesta nel contesto della ricerca che la proponente sta conducendo sulla Scuola di Matematica sostenuta dalla Getty Foundation di Los Angeles, USA.