Comunicazione e dimensione simbolica nella co-costruzione delle memorie migranti. Dispositivi discorsivi, voice e intersezioni tra comunità migranti e autoctone
L'indagine punta ad approfondire e connettere tra loro almeno due filoni tematici, entrambi riferiti ai fenomeni migratori e alle relazioni interculturali nelle società complesse, inquadrati attraverso la prevalente dimensione comunicativa e simbolica. I due filoni sono rappresentati da un lato dalle dinamiche di rappresentazione e "costruzione" della diversità nello spazio mediale e comunicativo, dall'altro dalle diverse forme di attivismo e di voice che le comunità immigrate e di minoranza hanno attuato, puntando sull'autorappresentazione (talvolta in alleanza con soggetti della società civile organizzata) o sull'autoproduzione di propri contenuti comunicativi. In entrambi i fronti, centrale e meritevole di approfondimento, appare il concetto di co-costruzione di un "discorso" (che sia in grado di partecipare al discorso pubblico, pur da posizioni talvolta antagoniste o contronarrative) che si fondi non solo sulla capacità di narrativizzare le esperienze di relazione interculturale, ma anche sul confronto con, e sulla definizione di, "memorie attive" in grado di esprimersi sia sul piano storico-sociale, sia su quello più propriamente simbolico-politico.
La ricerca analizzerà, quindi, almeno due dimensioni: a) i legacy media e la rappresentazione del fenomeno migratorio all¿interno del discorso pubblico, indagati principalmente attraverso una prospettiva di storia sociale dei media che metta in luce la costruzione di frame interpretativi di medio-lunga durata nella comunicazione italiana; c) le produzioni dal basso, i media "diasporici", "comunitari" o "multiculturali" come luogo di autoproduzione di immagini e contenuti che si inseriscono nello spazio comunicativo e nel discorso pubblico. Tali dimensioni non saranno però indagate separatamente, ma in quanto attività di co-costruzione che mobilita un campo eterogeneo di attori e a partire da una prospettiva che vede l'attuale scenario comunicativo permeato da una logica ibrida, convergente e multipiattaforma.