Holocene Rapid Climate Changes: studio della risposta dei processi fluviali in Appennino Settentrionale

Anno
2019
Proponente Giulia Iacobucci - Assegnista di ricerca
Sottosettore ERC del proponente del progetto
PE10_13
Componenti gruppo di ricerca
Componente Categoria
Francesco Troiani Tutor di riferimento
Abstract

Gli studi sui cosiddetti proxy climatici (speleotemi, carote di ghiaccio) forniscono continuamente nuovi risultati utili alle ricostruzioni delle condizioni paleoclimatiche, confermando la presenza di oscillazioni minori nell¿ultimo interglaciale, note come Holocene Rapid Climate Changes (RCC).
Tuttavia, gli effetti degli RCC sui sistemi geomorfologici sono tuttora frammentari. Tra tutti i deversi sistemi geomorfologici, quelli fluviali sono particolarmente sensibili a tali oscillazioni, costituendo archivi in grado di conservare le passate condizioni idrodinamiche dei bacini idrografici, a loro volta condizionate più o meno direttamente dal contesto climatico.
L¿elevata dinamicità di questi sistemi consente loro di registrare una risposta pressoché immediata alla prevalenza di condizioni più o meno umide. In particolare, nei settori vallivi lontani dalla costa, condizioni più aride determinano maggiore instabilità dei versanti, incrementando l¿apporto solido dei corsi d¿acqua e favorendo processi di aggradazione; al contrario, durante gli intervalli più umidi, la maggiore stabilità dei versanti riduce l¿apporto solido nei corsi d¿acqua, i quali riprendono i processi di incisione valliva, consentendo l¿abbandono della piana alluvionale e la formazione di terrazzi fluviali. La conservazione di forme e depositi, relativi all¿alternanza ciclica di queste fasi, costituisce un ottimo archivio per comprendere come i processi che condizionano tali sistemi abbiano risposto ai cambiamenti climatici, anche di piccola intensità e durata.
L¿Appennino nord-marchigiano è un¿area di studio ideale, dove i tratti mediani delle principali valli conservano depositi fluviali olocenici, distinguibili sia tramite tecniche di telerilevamento che di rilevamento sul campo.
L¿obiettivo è quello di descrivere la geometria e la geocronologia delle successioni terrazzate minori formatesi durante la re-incisione valliva successiva all¿ultima fase di aggradazione dell¿Ultimo Massimo Glaciale.

ERC
PE10_13, PE10_14
Keywords:
GEOMORFOLOGIA, GEOLOGIA DEL QUATERNARIO, GEOGRAFIA FISICA, CAMBIAMENTI CLIMATICI

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