Valutazione dello stato di degradazione di plastiche marine mediante tecniche di invecchiamento in ambiente controllato
Componente | Categoria |
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Silvia Serranti | Tutor di riferimento |
Negli ultimi anni è stata posta grande attenzione al tema del "marin litter" e in particolare alla presenza in mare di plastica e microplastiche. I materiali polimerici per le loro caratteristiche di leggerezza, durata e basso costo sono fra i materiali più diffusi ma, a causa del loro smaltimento improprio, rappresentano una grave minaccia per la biodiversità, l'ambiente, l'economia e la salute. Le quantità e i tassi di accumulo di materiali plastici in ambiente costiero richiedono un intervento immediato volto principalmente alla raccolta e successivo recupero e trattamento. Nel valutare la possibilità del riciclo di tali rifiuti è opportuno considerare come la permanenza in mare comporti la perdita di caratteristiche fisiche/chimiche principalmente per l'esposizione ai raggi UV, umidità, salinità, moto ondoso ecc.. In quest'ottica, l'invecchiamento accelerato in laboratorio rappresenta uno strumento utile per valutare la degradazione dei polimeri, la possibilità del loro riciclo senza perdita di qualità e, infine, comprendere i processi che portano alla formazione di microplastiche.
Verrà, dunque, studiato l'effetto dell'esposizione agli agenti atmosferici in laboratorio su campioni di PE, PP e PS valutando i cambiamenti superficiali in termini d'ingiallimento, cracking e frammentazione. Tali variazioni saranno studiate a diversi intervalli di tempo mediante l'utilizzo dello stereomicroscopio e dell'analisi d'immagine iperspettrale (HSI) nel range dello SWIR (1000 - 2500 nm).