All'interno di una prospettiva complessivamente europea, il progetto di ricerca intende porre sotto la lente dell'analisi i rapporti franco-tedeschi tra il 1900 e il 1945 in termini antropologico-imagologici. Ci si propone, da un lato, di sottolineare le direttrici antagonistiche che li hanno caratterizzati, all'interno del processo di consolidamento degli Stati-Nazione, come formazione di "tipi" psicologici e culturali caratterizzati in senso spiccatamente politico, codificati in senso sessuale e resi funzionali a uno strumentario ideologico che si esprime attraverso i testi e le immagini con funzioni di propaganda e di generico rafforzamento del tipo nazionale: un tipo psicoculturale che si condensa esemplarmente nell'immagine del giovane maschio combattente. Dall'altro lato, la prospettiva mira a ricordare le linee interpretative che invece hanno tentato (per motivi spesso ideologicamente contrapposti) di produrne un'immagine armonica ed unitaria, per una riconfigurazione imagologica, positiva e onnicomprensiva, del "tipo" europeo: il giovane maschio, in altri termini, si immagina ora come alfiere di una "nuova" Europa (sia essa intesa nel senso del nazionalsocialismo trionfante o in una sua forma oppositiva). "Oltrereno" diventa così una figura concettuale chiastica, in cui la doppia fondazione aggressiva di identità si incrocia con quella di una doppia alterità, che trasfigura i lineamenti di quella prima fondazione identitaria.
In questa chiave complessiva, il progetto di ricerca naturalmente porrà al centro dell'analisi anche quelle figure di "tipi" alternativi, oppositivi o marginali: in primis l'ebreo, ma anche la donna e l'omosessuale, proprio in conformità alla linea interpretativa di genere che innerva la ricerca.
All'interno di questi assi principali, inoltre, il progetto di ricerca ambisce anche ad indagare le medesime linee di autorappresentazione positiva e negativa per quanto riguarda i coevi spazi culturali italiano e russo.