Governance senza fiducia. Profili storico-sociologici del vario antieuropeismo.
Componente | Categoria |
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Erica Antonini | Componenti strutturati del gruppo di ricerca |
Elena Papadia | Componenti strutturati del gruppo di ricerca |
Vera e propria costituzione invisibile della democrazia, la fiducia è diventata, nell'Europa della Moneta Unica, una risorsa decrescente. Studi autorevoli offrono ormai evidenze inoppugnabili di quanto l'immagine dell'Europa si sia deteriorata agli occhi dei cittadini dell'Unione. La messa a punto di nuove strategie per dissipare l'euroscetticismo e accrescere la fiducia nelle istituzioni politiche comunitarie, in un'atmosfera etica caratterizzata da diffusa incertezza, gestita con il ricorso a nuove e vecchie forme di nazionalismo, localismo e politica identitaria, sta diventando quindi sempre più indispensabile per rigenerare il progetto europeo. La presente proposta s'inscrive all'interno di questa più generale premessa, con l'obiettivo di fornire una contestualizzazione storica e sociologica di lungo periodo del nesso interattivo tra fiducia sociale e sistema della governance europea. Scopo più specifico è ricostruire la genealogia del "vario antieuropeismo", cercando di comprendere in che misura la crisi di legittimazione dell'Europa debba considerarsi parte integrante di una più generale crisi della democrazia rappresentativa, nonché dei limiti politico-istituzionali del processo d'integrazione, o - come si è propensi a credere - un fenomeno legato a caratteri di più lungo periodo della storia politica e culturale dell'Europa moderna e contemporanea. Attraverso una prospettiva comparativa, transnazionale e di lungo termine la ricerca indagherà l'interazione con la dimensione politica, istituzionale e ideale dell'Europa, di fenomeni quali i processi di sovranazionalizzazione della politica monetaria e finanziaria; la redistribuzione globale del reddito e il suo nesso con le dinamiche simboliche di autorappresentazione del ceto medio; la ridefinizione in termini politico-gestionali dei confini tra pubblico e privato e tra Stato e mercato; l'incremento e la caduta di statualità; i processi di denazionalizzazione e rinazionalizzazione della sfera pubblica.