Le pratiche artistiche come strumenti di attivazione progettuale nelle aree interne
Componente | Qualifica | Struttura | Categoria |
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Serena Olcuire | titolare di borsa di studio | Dipartimento FILCOSPE (Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo - Università degli Studi Roma 3) | Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca |
Lidia Decandia | professore associato | Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica - Università degli Studi di Sassari | Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca |
Le cosiddette "aree interne" si impongono oggi, in maniera sempre più importante, all'interno del dibattito urbanistico italiano. Si tratta di aree che comprendono quasi il 60% del territorio nazionale, significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali, soggette a importanti processi di spopolamento ma ricche di fondamentali risorse ambientali e culturali.
La fragilità di queste porzioni di territorio ha richiamato, negli ultimi anni, una crescente attenzione che si è tradotta, operativamente, nella costruzione di esperienze progettuali di varia natura: politiche istituzionali e progetti dal basso, ma anche sperimentazioni artistiche e culturali intese come forma di intervento sul territorio. Queste sperimentazioni lavorano sull¿individuazione di vocazioni territoriali endogene in antitesi alla monocultura turistica, spesso imposta come unica direzione di sviluppo possibile e sono capaci, potenzialmente, di supportare strategie di community building all¿interno di territori semi-abbandonati o minacciati dalla presenza di legami sociali sempre più laschi.
La ricerca vuole prendere in oggetto tali pratiche, analizzandone alcune specifiche dimensioni: la capacità trasformativa e di attivazione progettuale, le condizioni di realizzabilità relativa ai contesti in cui vanno ad inserirsi, la possibilità di attivazione di reti territoriali e di interlocuzione con i soggetti istituzionali, la qualità delle strategie messe in campo e la significatività dei relativi risultati. Tale lavoro di analisi di limiti e potenzialità intende suggerire direzioni di intervento che possano tradurre tale approccio in politiche territoriali, individuando le modalità per adottare tali pratiche a pieno titolo come complementari alle tecniche di policy making.