L'arbitrato testamentario nel prisma del diritto comparato
Componente | Categoria |
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Laura Moscati | Tutor di riferimento |
L'individuazione di strumenti alternativi per la risoluzione delle controversie ha pervaso l'attività legislativa italiana degli ultimi anni, benché - tuttavia - non sia stato dedicato sufficiente spazio alla materia ereditaria, nell'àmbito della quale il contenzioso giudiziario congestiona - e non di poco - le attività dei tribunali, sia in termini di lungaggini processuali, sia per quantitativo di controversie.
L'unica timida - e insoddisfacente nei risultati - iniziativa nel senso di degiurisdizionalizzazione è stata l'introduzione della mediazione obbligatoria per le controversie di questo tipo, al più delle volte tradottasi in una mera dilazione nel tempo dell'instaurazione del giudizio civile.
I conditores italiani non hanno guardato, al contrario, ad altri strumenti di risoluzione alternativa delle controversie, quale - ad esempio - l'arbitrato.
Esperienze straniere, però, dimostrano come la devoluzione in arbitri delle liti testamentarie sia una strada percorribile: è il caso degli U.S.A., ma - soprattutto - esiti di segno positivo provengono dalle più vicine Spagna e Germania (e pure da Malta, Liechtenstein, Svizzera e Regno Unito).
De jure condito, e a seguito di uno studio comparatistico, il progetto si propone di vagliare la compatibilità dell'arbitrato testamentario con il Regolamento sulle successioni adottato dall'Unione Europea (n. 650/2012), il quale mira a regolare situazioni successorie che presentino caratteri di transnazionalità. Il vaglio di compatibilità con la legislazione europea assume una particolare importanza ove si consideri che la mobilità dei cittadini nell'àmbito dell'Unione è in crescita, donde l'aumento - in prospettiva - della rilevanza della disciplina internazionalprivatistica menzionata.
De jure condendo, il progetto di ricerca si prefigge di servirsi dello studio delle esperienze straniere per valutare la sostenibilità di un'eventuale trasposizione/trapianto dello strumento arbitrale anche nell'ordinamento italiano.