Il mesotelioma maligno (MM) è un tumore professionale che insorge in soggetti esposti ad amianto la cui prognosi rimane infausta nonostante approcci terapeutici multidisciplinari. Il trattamento standard del MM impiega combinazioni di cisplatino e antifolati. Tenendo conto della cattiva prognosi e della tossicità della chemioterapia, sono in studio nuovi approcci terapeutici basati sul targeting di vie di trasduzione del segnale deregolati nel MM. Sono in corso studi preclinici con differenti molecole inibitorie come inibitori di mTOR, dei folati, dei recettori tirosin-chinasi e delle cicloossigenasi, e studi clinici utilizzando chemioterapia in combinazione con inibitori del proteasoma, di mTOR e dell'istone deacetilasi. Nelle cellule di MM è stata dimostrata la deregolazione di differenti vie di segnalazione, tra cui quelle mediate da recettori tirosin-chinasici (EGFR/ErbB2) e Hedgehog (Hh). Tali molecole potrebbero essere usate come bersagli molecolari utilizzando inibitori specifici. Lo scopo di questo progetto è quello di utilizzare un approccio combinato per il trattamento del MM in vitro utilizzando due inibitori specifici, uno per EGFR/ErbB2 (Afatinib, AFA) e uno per Hh (GANT-61), in combinazione tra loro su cellule di MM umano e murino. Saranno studiati gli effetti di AFA e GANT usati singolarmente e in combinazione sulla proliferazione, sulla morte cellulare e sulle vie di segnalazione intracellulare attivate nel MM. In particolare verranno analizzati proliferazione, ciclo cellulare e tipologia di morte cellulare, la modulazione delle vie di segnalazione mediate dall¿attivazione dei recettori ErbB (in particolare le vie mediate dalle MAP chinasi) e da Hh (in particolare l¿attivazione di GLI1 e 2). Infine verrà analizzata la capacità da parte dei trattamenti di inibire la migrazione cellulare. I risultati potrebbero essere utili per definire un nuovo regime terapeutico da utilizzare in studi preclinici su modelli sperimentali murini di MM.