La ricerca intende analizzare il contributo italiano alla costruzione della società internazionale, a partire dall'opera di Ernesto Moneta, premio nobel per la pace nel 1907, e la Società per la pace e la giustizia internazionale. Si tratta di una fase di grande interesse storico nella quale furono gettate le basi per la nascita dei primi organismi di arbitrato internazionale, con le conferenze di pace e le convenzioni dell'Aja nel 1899 e nel 1907. Queste iniziative furono poi seguite dalla prima grande organizzazione internazionale, la Società delle Nazioni, che sarebbe sorta grazie agli sforzi del presidente americano Woodrow Wilson alla fine della Grande Guerra. Il contributo italiano allo sviluppo di tale istituzione internazionale, pur con l'avvento del fascismo, si mantenne comunque costante fino alla seconda metà degli anni Trenta, quando si registrarono da una parte la guerra in Etiopia e, dall'altra, un rapido declino della Società stessa. La ricerca intende quindi analizzare questa fase di costruzione e il contributo internazionalista fornito dagli italiani, a cominciare dalle organizzazioni impegnate nel dibattito su pace e giustizia internazionale, ma includendo anche l'esperienza di quei politici, professori, giudici e funzionari che lavorarono all'interno delle istituzioni internazionali.