Uso combinato di realtà virtuale e algoritmi di machine learning applicati all'elettromiografia per la riabilitazione neuropsicologica e paradigmi sperimentali.
Componente | Categoria |
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Viviana Betti | Tutor di riferimento |
La mano è il nostro principale mezzo di interazione con l'ambiente che ci circonda. L'uso che ne facciamo ci contraddistingue dalla maggior parte delle altre specie animali. In un futuro non molto distante potremmo dover usare sempre più spesso le mani in realtà virtuale o, grazie ai passi avanti che la prostetica sta facendo in questi anni, con nuove interfacce. La sfida sarà capire come la nostra attività cerebrale e comportamentale cambierebbero in seguito all'acquisizione, nel nostro schema corporeo, di una mano virtuale diversa dalla nostra. Lo scopo del presente progetto sarà dunque quello di investigare, attraverso l'uso combinato di realtà virtuale immersiva (VR), elettromiografia (EMG) e algoritmi di machine learning (ML): I) gli effetti conseguenti all'Embodiment di una mano virtuale sulla percezione del proprio braccio reale. II) Gli effetti del delay nel movimento di una mano virtuale animata tramite EMG sul suo incorporamento (Ownership) e sul senso di Agency. Infine, cercheremo di III) ottenere un accuratezza (con un approccio di ML) nel riconoscimento dei pattern di attivazione muscolare dell'avambraccio superiori al 95%. In particolare, ci aspettiamo che la congruenza visuo-spaziale tra il corpo reale dei partecipanti e il loro avatar virtuale eliciterà un senso di Ownership (appartenenza) verso l'avatar. Ci aspettiamo di trovare una soglia di delay nel movimento dell'arto virtuale sotto la quale i soggetti manterranno sempre un senso di Agency verso la mano digitale.