I rapporti Cina-Santa Sede tra passato e futuro
Componente | Categoria |
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Stefano Manzo | Dottorando/Assegnista/Specializzando componente non strutturato del gruppo di ricerca |
Marina Binda | Dottorando/Assegnista/Specializzando componente non strutturato del gruppo di ricerca |
La ricerca intende ricostruire, sotto il profilo storico e giuridico, i peculiari rapporti tra Cina e Santa Sede e i riflessi di tali rapporti nello scenario internazionale e nel modo d'essere della Chiesa cattolica.
Il comunicato del 22 settembre 2018, con il quale la Sala stampa vaticana ha reso nota la firma di un Accordo provvisorio tra la Repubblica Popolare Cinese e la Santa Sede sul tema della nomina dei Vescovi, ha avuto un¿ampia risonanza mediatica, rendendo palese l'importanza della evoluzione delle relazioni tra Cina e Santa Sede.
L'Accordo è, infatti, il primo "concordato" ufficiale tra Pechino ed il Vaticano con il quale si raggiunge un compromesso sulla nomina dei Vescovi che ha l'effetto di porre tutto l'episcopato cinese in un rapporto di comunione con il Papa. Ne è prova la successiva partecipazione, per la prima volta, di due Vescovi della Cina continentale alla XV Assemblea generale del Sinodo dei Vescovi nell'ottobre del 2018.
Soprattutto l'Accordo manifesta precise scelte politiche della Repubblica Popolare Cinese: il riconoscimento della Santa Sede, che assurge ufficialmente a pari interlocutore del governo cinese; l'apertura all¿Occidente iniziando dalla dimensione religiosa.
Ciò premesso, a cent'anni esatti dall'istituzione della prima Delegazione Apostolica in Cina (cfr. Benedetto XV, Lettera enciclica Maximum illud, 30 nov. 1919, in A.A.S., 11,1919, pp. 440-445), la ricerca si propone di definire il rilievo storico, giuridico e geo-politico della nuova stagione dei rapporti Cina- Santa Sede, con riferimento sia al definirsi della Chiesa cattolica quale Chiesa "in uscita"il cui baricentro si è progressivamente proiettato dall'Europa verso un orizzonte mondiale, sia al più ampio tema della necessaria individuazione di un nuovo e fecondo paradigma di relazione tra Oriente ed Occidente funzionale al consolidamento di un orizzonte internazionale di pace.