Arte e architettura nella Città universitaria di Roma: vicende storiche tra fondazione e dopoguerra. Continuità, cesure e censure (1935-1952)
Componente | Categoria |
---|---|
Bartolomeo Azzaro | Componenti strutturati del gruppo di ricerca |
La ricerca propone uno studio che indaghi il rapporto tra le arti figurative e l'architettura nella Città universitaria di Roma approfondendo, nelle sue linee concettuali, il programma artistico-decorativo definito da M. Piacentini.Un programma in parte compromesso dalle modifiche, integrazioni e demolizioni dell'unità artistico-architettonica della Città, iniziate a partire dall'entrata in guerra dell'Italia, e con un'accelerazione coincidente con la caduta del regime fascista.Sulla base delle nuove prospettive di ricerca aperte dal restauro del grande murale di Mario Sironi nell'Aula Magna del Rettorato, dello scandaglio di nuove sezioni dell'Archivio Storico della Sapienza, e di una ricognizione puntuale delle sopravvivenze artistiche del Campus, si intende tracciare in particolare la storia conservativa delle opere d'arte, sculture, pitture e decorazioni che furono concepite come parte integrante dell'architettura nel progetto piacentiniano e che divennero ben presto oggetto di modifiche, da principio per esigenze di protezione antiaerea e poi, a partire dal 1943 per occorrenze di negazione del loro portato simbolico fascista o presunto tale. In parte distrutte, in parte celate, in parte modificate nell'uso o trasformate nel significato, le opere di molti degli artisti chiamati da Piacentini, Corrado Vigni, Quirino Ruggeri, Fausto Melotti, Giorgio Quaroni, Alfredo Biagini, Giulio Rosso, Mirko Basaldella, Mario Sironi furono tra le prime vittime di un'impellenza censoria che alimentò nelle sue fasi iniziali il processo di modificazione e alterazione del complesso edilizio che da allora cominciò a perdere la sua organicità strutturale e figurativa.
Alla ricerca documentaria che costituisce il centro del progetto di ricerca, si affianca l'analisi materiale delle diverse opere d'arte da censire nei vari edifici della Città universitaria per una ricostruzione puntuale delle loro vicende, da porre poi in relazione con gli studi storico-critici fino ad ora pubblicati.