Tolleranza al lavoro a turni

Anno
2019
Proponente Vittorio Pasquali - Professore Associato
Sottosettore ERC del proponente del progetto
SH3_9
Componenti gruppo di ricerca
Componente Qualifica Struttura Categoria
Andrea Setini Tecnico dipartimento di biologia Altro personale aggregato Sapienza o esterni, titolari di borse di studio di ricerca
Abstract

Nell'uomo osserviamo una varietà di ritmi circadiani in funzioni fisiologiche e comportamentali. Nei mammiferi tutti i ritmi biologici dipendono dal pacemaker circadiano localizzato nel nucleo soprachiasmatico (SCN) dell'ipotalamo. In condizioni normali I ritmi sono sincronizzati fra loro e mostrano una specifica relazione di fase con i cicli luce-buio/attività-riposo. Diversamente in situazioni di non allineamento fra i ritmi endogeni e il ciclo luce-buio osserviamo una desincronizzazione. WHO ha riconosciuto l'impatto negativo che il lavoro a turni ha sulla salute.
Possiamo quindi ipotizzare che ad una maggior desincronizzazione, valutabile mediante parametri cronometrici oggettivi quali periodo, ampiezza e fase dei ritmi biologici, corrisponda una minore tolleranza alle turnazioni da parte del lavoratore.
Recentemente sono stati utilizzati quali indici di tolleranza misure oggettive come il ritmo attività/riposo, la ritmicità nella secrezione di ormoni e neurotrasmettitori, la ritmicità in compiti neurocomportamentali o di performance cognitive.
Nei lavoratori a turni si evidenzia un disallineamento fra secrezione di vari ormoni e ritmi comportamentali. I markers biologici di maggior interesse in ambito cronobiologico sono la temperatura corpore, la melatonina e il cortisolo. L'andamento temporale dei tre markers è una misura diretta dell'adattamento dell'organismo all'ambiente poiché essi sono in relazione fra loro e con importanti processi psicofisiologici.
Studiare l'assetto cronobiologico di una persona richiede una integrazione fra più piani, occorre cioè considerare sia l'andamento temporale di parametri biologici che psicologici.
L'obiettivo di questo progetto è quello di investigare la problematica della tolleranza al lavoro a turni notturno sia nella componente biologica che psicologica ponendo maggiore attenzione alle modificazioni che riguardano l'assetto cronobiologico del lavoratore.

ERC
SH3_9
Keywords:
LAVORO, PSICOBIOLOGIA, PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI

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