La terapia come paradigma filosofico
Componente | Categoria |
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Sarin Marchetti | Componenti strutturati del gruppo di ricerca |
Il progetto si propone una disamina della genesi e di alcuni usi centrali del concetto di terapia filosofica a partire dall'influenza diretta o indiretta che Sigmund Freud ha avuto sul panorama filosofico novecentesco. L'idea alla base della ricerca è quella di tracciare le sinergie tra la psicoanalisi freudiana (qui intesa innanzitutto come indagine filosofica) e, da una parte, la fertile riflessione wittgensteiniana, dall'altra, il pragmatismo jamesiano.
Questi autori condividono un profondo scetticismo per la concezione della filosofia come sapere specialistico e accumulativo, e ad essa contrappongono una concezione pensata in termini di approfondimento, critica e trasformazione personale. Mentre il contributo freudiano alla storia della psicologia e della psicoanalisi è stato oggetto di moltissimi studi, al contrario il suo contributo alla riflessione filosofica è ancora da approfondire. In quest'ottica, il progetto si impegna ad indagare il lato filosofico della riflessione freudiana in riferimento alla concezione dell'indagine filosofica come un peculiare tipo di lavoro su se stessi. I contributi di Wittgenstein e di James, anche se in modalità diverse, sviluppano un'impostazione filosofica generale su linee contigue a quelle freudiana. In Wittgenstein la filosofia diviene un'attività perpetua di de-metafisicizzazione delle nostre immagini filosofiche riflessive e ordinarie, operata attraverso il dispositivo di analisi linguistica delle nostre espressioni e descrizioni della realtà e di noi stessi. In James, invece, la filosofia diviene uno strumento pratico di trasformazione della realtà e di noi stessi attraverso un esercizio immaginativo che pondera le nostre concezioni alla luce delle loro conseguenze sulle nostre condotte e relazioni personali. In questo contesto, il lavoro di de-idealizzazione proposto dalla concezione terapeutica freudiana risulta un modello prezioso con cui sia James sia Wittgenstein possono essere proficuamente confrontati.