La Malattia di Alzheimer (AD) è una Sindrome Neurodegenerativa che colpisce circa 50 milioni di persone l'anno. L'MCI, fase prodromica dell'AD, comprende un progressivo declino cognitivo che sembra associato a un decremento della connettività funzionale e a specifici pattern nella localizzazione corticale dell'attività oscillatoria su diverse bande di frequenza. È stato mostrato come infiammazioni periferiche e centrali, presenti molti anni prima dell'insorgenza della malattia, svolgano un ruolo chiave nella patogenesi e nel mantenimento dell'AD. E' riportata l'associazione di deficit della funzione vestibolare e AD così come la correlazione tra marcatori dell'infiammazione e perdita dell'udito. Tale stato di neuroinfiammazione sembra essere correlato allo stress psicologico precedente all'esordio di malattia. L'obiettivo dello studio è integrare diversi approcci metodologici nell'identificazione di biomarkers associati al MCI e nello sviluppo di possibili interventi terapeutici. Saranno reclutati 40 partecipanti con MCI che saranno suddivisi in 4 gruppi: il 1° con stimolazione rTMS; il 2° a rTMS più intervento psicologico; il 3° a intervento psicologico; il 4° sarà messo in lista di attesa. Gli interventi dureranno 6 settimane. Prima (T0) e dopo (T1) trattamenti e dopo tre mesi (T2) saranno svolti: valutazione neuropsicologica, registrazione EEG durante prova di memoria, prelievo campioni biologici e prove di funzionalità uditiva e vestibolare. I risultati attesi saranno: ritardo nel declino cognitivo associato a riduzione dei livelli di proteine pro-infiammatorie e incremento della connettività funzionale cerebrale dopo intervento integrato di rTMS associata a intervento psicologico mirato a riduzione dello stress. I risultati potranno permettere di individuare marcatori biologici e di sviluppare trattamenti combinati e non invasivi per intervenire sugli aspetti funzionali della malattia, al fine di ritardare lo sviluppo dei sintomi nelle fasi iniziali di AD.