Nel corretto approccio verso un carcinoma del cavo orale uno dei fattori decisionali fondamentali è costituito dal determinare con sicurezza l¿assenza o presenza di metastasi linfonodali, ai fini di stadiazione, di terapia e di prognosi. Se non ci sono dubbi all'indicazione allo svuotamento laterocervicale nel collo N+, il dilemma rimane nei casi N0 data la possibilità di presenza di metastasi occulte nel 15-20% dei casi. La metodica del linfonodo sentinella risulta interessante e significativa proprio in virtù della necessità di disporre di una metodica che permetta di identificare metastasi subcliniche, permettendo di limitare il ricorso allo svuotamento latero cervicale solo ai casi con linfonodi sentinella positivi, risparmiando circa il 70% di interventi inutili con diminuzione di morbidità per il paziente e rischi medico legali per il chirurgo, oltre che di costi per la sanità. Tale procedura è consolidata nei cT1-2 N0 del cavo orale di nuova diagnosi,ma la recente letteratura riporta promettenti risultati preliminari anche in caso di pazienti già trattati. Il nostro studio prevede una valutazione prospettica a doppio braccio di pazienti con carcinoma del cavo orale T1-2 N0 M0 (anche già trattati) sottoposti a ricerca del LS mediante somministrazione del nuovo radiofarmaco 99mTc-Tilmanocept o mediante 99mTc-nanocolloidi di albumina umana, exeresi chirurgica del tumore primitivo e biopsia del LS .