Studio dell'espressione dei Fattori Neurotrofici BDNF e GDNF in soggetti deceduti in seguito a suicidio.
Componente | Categoria |
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Vittorio Fineschi | Tutor di riferimento |
Il suicidio rappresenta un importante problema di salute pubblica la cui neurobiologia non è ancora del tutto chiara. Nella maggior parte dei casi il comportamento suicidario è associato a disturbi dello spettro psichiatrico, con particolare riferimento alla depressione maggiore. Svariati fattori concorrono all'aumento del rischio suicidario, che è dunque legato ad una predisposizione genetica e al verificarsi di eventi avversi della vita. Un'ipotesi fisiopatologica emergente sottolinea il ruolo svolto da fattori neurotrofici, proteine coinvolte nella neurogenesi, nella plasticità sinaptica in risposta a fattori stressanti. Diversi studi clinici e post-mortem suggeriscono una correlazione tra l'espressione di tali proteine e il suicidio, nonché ipotizzano la possibilità da parte di farmaci antidepressivi di incrementare l'espressione di alcune neurotrofine. In letteratura sono pochi i dati emersi da campioni post-mortali. Lo scopo della nostra ricerca è valutare il grado di espressione di BDNF in specifiche aree cerebrali (coinvolte nel disturbo depressivo) in soggetti suicidi e confrontarli con soggetti deceduti per morte naturale. I soggetti suicidi verranno successivamente suddivisi tra individui con storia di depressione e individui senza storia di patologia psichiatrica. Infine, stante l'assenza di studi relativi all'espressione di GDNF nei soggetti suicidi, si vuole valutare l¿espressione di questo marker rispetto ai soggetti deceduti non per cause suicidarie.