Medicina eugenica e Shoah. Ricordare il male e promuovere la bioetica
Qual è il limite etico e deontologico degli studi medici sperimentali? Quando il principio di
beneficialità, che vincola il medico a perseguire il massimo bene per il paziente, è finalmente
diventato il perno, l’essenza, della medicina moderna?
Questo volume, scritto dagli autori della mostra itinerante Medicina e Shoah. Dalle sperimentazioni
naziste alla bioetica, organizzata presso l’Università di Roma, si propone di rispondere a queste e
a molte altre domande, effettuando un’analisi critica e approfondita della medicina, quale scienza
della morte, praticata durante il periodo nazista al fine di raggiungere la purificazione della razza;
la cosiddetta eugenetica nazista, fulcro dello sterminio dei disabili e delle sperimentazioni selvagge
condotte sui detenuti nei lager.
Un aspetto del sistema concentrazionario non sempre trattato con il dovuto approfondimento
storico che, invece, è il prologo al concetto fondamentale di bioetica e buona pratica medica che
appartiene alla scienza moderna.
La struttura del volume, articolato su più saggi scritti da esperti, tra i quali anche nomi illustri del
mondo accademico, unitamente alla scelta di uno stile ampiamente divulgativo, ne aumenta la
fruibilità.