La duna artificiale per parco Italia (Rosario, Argentina)

02 Pubblicazione su volume
Cherubini Roberto

Parco Italia è l’occasione per una ricerca progettuale su almeno tre distinti piani problematici: sulla forma della città nel suo rapporto con l’argine del grande fiume, sulla architettura dell’edificio espositivo riferita alle modalità d’uso del terzo millennio, sul concetto di eccellenza italiana come percepita nel mondo latino-americano. Sebbene la realtà fluviale sud-americana finisca almeno inizialmente comunque per spiazzare, per la dimensione di gran lunga superiore a quanto riscontrabile in Europa, le opportunità di progetto nel rapporto puntuale tra città, acqua e architettura tendono in qualche modo ad essere ripetibili. Le due scale, quella del paesaggio fluviale enormemente dilatato da un lato e quella del fronte d’acqua come elemento urbano e architettonico dall’altro finiscono per porsi su livelli talmente diversi che paiono quasi non interferire l’uno con l’altro. In questo senso oltre una certa dimensione di bacino, la distinzione tra letto fluviale e braccio di mare tende ad annullarsi.

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