Innovazione sostenibile nell'industria conciaria. Opportunità e sfide

02 Pubblicazione su volume
Vinci Giuliana, Ciano Salvatore, Rocchi Andrea, Bellini Francesco

Il termine cuoio (o pelle) identifica la categoria di prodotti ottenuti dalla trasformazione della pelle animale (l’uso dei termini cuoio e pelle è normata della legge 16 dicembre 1966, n. 1112). L’industria della pelle produce più di 2 miliardi di metri quadrati di pelle l’anno e il valore totale di questo mercato è stimato intorno ai 50 miliardi di dollari. La pelle, per le sue caratteristiche visive, tattili e di durevolezza, è divenuta elemento caratterizzante dell’industria della moda (calzature, giacche, borse e accessori) per poi espandersi a nuovi settori quali l’automotive e l’arredamento. Si sono quindi consolidati binomi quali pelle-lusso, pelle-Made in Italy e più in generale pelle-qualità. Negli ultimi anni, accanto a prodotti classici in vera pelle, si sono affiancati prodotti in similpelle, cuoio rigenerato ed Ecopelle. La pelle sintetica non è vera pelle, ma è composta da un supporto in tessuto sul quale viene posto un rivestimento polimerico (plastico), mentre il rigenerato di fibre di cuoio è invece composto di fibre provenienti dal recupero di scarti del cuoio. L’Ecopelle è vera pelle, disciplinata dalla normativa UNI 11427, che ne attesta le caratteristiche di sostenibilità ambientale. Lo scopo di questo lavoro è quello di evidenziare l’innovazione nell’industria conciaria, con particolare riferimento alle tematiche ambientali e alla qualità.

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