Tra Beatrice e Antigone: l'impegno femminile e il fronte interno
Il contributo ricostruisce, anche mediante fonti archivistiche inedite, l'impegno femminile nell'ambito del fronte interno in Italia durante la prima guerra mondiale e pone in evidenza come l'interventismo femminile fu una scelta antitetica rispetto al pacifismo delle donne per una serie di articolate motivazioni. La mobilitazione civile lanciata dal governo Salandra nel maggio 1915 chiamò le donne a sostenere la guerra in uno sforzo parallelo a quello dei soldati, modificandone il ruolo e il loro rapporto con la patria. La loro mobilitazione nelle associazioni di volontariato ed emancipazioniste come il Consiglio Nazionale delle Donne Italiane, l'Associazione per la Donna e altre portò al superamento del concetto della guerra esclusivamente legato ai campi di battaglia e all'azione militare. Nello specifico il contributo richiama, tra le altre, l'attività di una delle figure, allora più in vista, dell'associazionismo femminile a Roma, quella di Alina Albani Tondi.