Ricerc@Sapienza

Il contributo sviluppa un’indagine conoscitiva sugli arsenali della Marina Militare durante il periodo interessato dalla Prima Guerra Mondiale; la ricognizione critica di tale patrimonio culturale parte da un inquadramento generale per poi approfondire specifici casi-studio, tra cui emerge, per il ruolo strategico, l’arsenale di Taranto.

Il contributo riassume il lavoro di ricerca allora in corso realizzato in base a un accordo di collaborazione scientifica tra Sapienza e lo Stato Maggiore della Marina Militare.

Il saggio racconta per la prima volta in maniera completa l'organizzazione e le operazioni del Servizio pompieristico militare del Genio dell'Esercito Italiano durante la prima guerra mondiale. Il lavoro ha alla base un'ampia ricerca in merito, condotta sui documenti conservati nell'archivio dell'Istituto storico e di cultura dell'Atma del Genio di Roma.

Il contributo tratteggia il quadro complessivo degli avvenimenti relativi all'impianto complessivo del sistema delle basi navali e aeree della Marina militare durante la prima guerra mondiale, in relazione all'evoluzione complessiva del conflitto.

Il contributo sisntetizza le scelte storiografiche alla base della ricerca di cui l'intero volume costituisce l'esito.
La ricerca in questione è frutto di un accordo di collaborazione scientifica tra il Dipartimento di Storia, disegno e restauro dell'architettura e l'Ufficio storico della Marina militare italiana.

China’s role during the First World War may seem at first glance marginal, despite the consequences of the war on the fate of this Asian country and the contrasting ambitions of the Great Powers represent a very important element for the subsequent history of the Far East. As far as Italy is concerned, the interest in China has remained, after all, limited in the years that preceded the outbreak of WW1. This fact, however, did not exclude concrete attention to China.

Nel gennaio 1919 si apriva a Parigi la Conferenza della Pace, dove la delegazione ungherese giunse solo nel dicembre successivo. La complessa e difficile situazione ungherese – dove tra marzo e agosto 1919 era stato al potere un governo bolscevico – fu al centro di aspri dibattiti a causa delle ambizioni degli Stati successori e degli interessi delle Potenze.

Quella che segue è solamente una breve presentazione di un insieme di interessanti vicende che hanno visto coinvolti i soldati italiani in Russia tra il 1918 e il 1919. Si tratta di azioni militari inserite prima nel quadro della guerra contro gli Imperi centrali – è il caso specifico delle prime operazioni in Murmania – poi nella più complessa azione di contrasto alle forze bolsceviche nel corso della prima fase della guerra civile russa.

The end of the Great War did not mean a return to a state of peace for most of Europe. For what it concerns Albania, the situation on the ground seemed rather confused despite the presence of Italian occupation forces. The occupation of Albania was in fact reserved for Italy, the only exception being Shkodra, for which international management was envisaged. Despite this, Serbian troops were already established in the north; a question that eventually led to some incidents and presaged further problems with the Yugoslavs.

The 19th century was characterized by a process of marketization, strong enough to produce a push for social protection. In the Unites States, this reaction did not challenge democracy as the foundation of the political order, which was more and more questioned above all in southern Europe with the rise of fascism. This was particularly evident in Italy, where the dictatorship could build upon an authoritarian tradition, which was the reason for many continuities between liberal and fascist Italy.