Gustavo Botta. Punto di riferimento della vita culturale italiana primonovecentesca

01 Pubblicazione su rivista
Medaglia Francesca
ISSN: 0392-0437

L’intervento si focalizza sull’analisi delle collaborazioni e dei rapporti tra gli intellettuali primonovecenteschi per come questi emergono dagli epistolari contenuti nel Fondo Botta (Fondazione Cini, Venezia). Al centro di questo intervento c’è una figura forse poco conosciuta, ma sicuramente rilevante per la letteratura italiana del Novecento: Gustavo Botta, certamente un personaggio chiave della cultura artistica e letteraria primonovecentesca. Botta, infatti, oltre ad essere scrittore ed esperto critico, nonché un insaziabile collezionista e acuto critico d’arte, fu soprattutto un punto di riferimento irrinunciabile per gli intellettuali a lui contemporanei.
Attraverso l’analisi del Fondo Botta ed, in particolare, delle lettere da Botta inviate e ricevute, si è avuto modo di constatare quanto gli artisti e gli intellettuali di questo periodo entrassero in relazione tra loro per molteplici ragioni, quali ad esempio: domandarsi pareri e consigli su eventuali pubblicazioni (già apparse in riviste e volumi o in corso di pubblicazione), collaborare a traduzioni (in particolare, data l’esperienza di Botta, dall’italiano al francese o viceversa), prendere accordi per fondare nuove riviste o per nuovi progetti editoriali, partecipare a serate “eventi” o occasioni mondane. L’idea centrale è quella di esplorare come ed in quale misura gli intellettuali primonovecenteschi comunicassero e collaborassero tra loro.

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma