Sigillate locali e di importazione ad Antinoupolis. Un primo bilancio dal materiale erratico

02 Pubblicazione su volume
Borgia Emanuela

Il lavoro sin incentra su un gruppo di 88 frammenti di sigillata locale e di importazione di Antinoupolis (Egitto) che vengono esaminati nell'ottica di definire il più ampio quadro delle produzioni ed importazioni di ceramica fine nella cittàLe sigillate di Antinoupolis, sia di importazione che di fabbricazione egiziana, si inseriscono perfettamente nel quadro della documentazione attualmente nota in merito alla presenza di tali classi ceramiche nell’Egitto del Basso Impero. Se da un lato le produzioni importate rimangono senza dubbio di migliore qualità rispetto a quelle locali (limitazione dovuta alla scarsa qualità delle materie prime disponibili localmente, soprattutto per la ERSB), si constata tuttavia una notevole abilità nella imitazione e rielaborazione delle forme importate e delle relative decorazioni, con margini di originalità che testimoniano capacità artigianali e spirito imprenditoriale, che porterà almeno la ERSA ma anche la ERSB ad essere esportata oltre i confini dell’Egitto. Alcune delle forme egiziane ebbero notevole fortuna e la loro produzione e circolazione si protrasse anche dopo la conquista araba, che coincide con un momento di grande vitalità degli ateliers egiziani la cui attività perdurò per almeno due o tre secoli

© Università degli Studi di Roma "La Sapienza" - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma