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Gli autori biblici si trovano più volte a descrivere fasi di sgomento. A seconda delle epoche, si susseguono sentimenti di smarrimento e di stabilità, di pericolo e di salvezza, di terrore e di fiducia. Il nodo di questi stati d’animo si forma nel periodo dell’esilio in Babilonia, allorché verrà a svilupparsi una riflessione sul passato e sulle prospettive future. A fianco di sentimenti di giubilo, si faranno sentire le insicurezze sulla strada da intraprendere. In questo cammino intervallato da angosce e speranze, Israele sarà accompagnato dal suo Dio, il quale condividerà col suo popolo, in un mosaico di intensi sentimenti, una crescita che tenderà, in termini junghiani, al conseguimento della propria individuazione. Questo percorso si articolerà attraverso una dialettica che vede la giustizia identificata nella pratica della lealtà: grazia e punizione vengono quindi amministrate in base al mantenimento o meno di questa lealtà.