Spazio pubblico vs archeologia. Autoctonia e identità. Public space vs archaeology. Authochtony and identity
L’intervento mira a indagare il rapporto tra conservazione del patrimonio archeologico-monumentale e progetto di architettura inteso come spazio pubblico.
La pratica architettonica ha sempre perseguito le stesse finalità in ogni sua azione sull’antico, riassumibili nelle tre categorie di protezione, comprensione e valorizzazione. Si è soliti associare alla valorizzazione dell’antico la musealizzazione del resto in situ ma il recinto archeologico, finisce per condannare il rudere alla solitudine che deriva dalla sua negazione territoriale e dunque lo rende marginale. La progettazione dello spazio pubblico, riallacciando le relazioni tra emergenza e contesto, consente il superamento della aporia che il contemporaneo, inteso come forme e funzioni, sia in opposizione con la conservazione del patrimonio archeologico.
Nell’intervento vengono selezionati progetti realizzati in contesti urbani consolidati, che riguardano prevalentemente pratiche di archeologia nelle quali non si privilegia un periodo storico o un singolo monumento come si verifica a Niederbonn les Bains, Valencia, Siviglia, Aachen e Pechino. Gli strumenti che l’architettura mette in campo sono quelli del progetto urbano, considerato come processo attraverso il quale si lavora sulla storia, la geografia e sulla complessità del territorio