Servizio idrico integrato, demanio e società partecipate tra diritto pubblico e privato

02 Pubblicazione su volume
Miccu Roberto

La rinnovata attualità di uno studio sui mobili confini della distinzione tra diritto pubblico e privato, in particolare nel settore dei
servizi pubblici locali deriva dalla circostanza che questo settore è uno di quelli maggiormente influenzati dalla nuova disciplina sulle
società a partecipazione pubblica; il testo unico di cui al d.lgs. n. 175/2016 (come modificato dal d.lgs. n. 100/2017) regola, infatti, le
forme societarie mediante le quali alla pubblica amministrazione è consentita, stante l’attuale quadro normativo (sul quale v. infra § 2),
l’organizzazione e la gestione di servizi di interesse economico generale2. Al riguardo, merita subito rilevare come il mancato esercizio
dell’altra delega prevista dalla l. n. 124/2015, avente ad oggetto “il riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di interesse economico generale”, rappresenti certamente un’occasione mancata rispetto alla pressante esigenza di riordinare e razionalizzare un tessuto normativo estremamente frammentario: una disciplina organica, coordinata con quella in commento (e con il d.lgs. n. 50/2016),
avrebbe infatti sgombrato il campo dalle persistenti incertezze applicative, fornendo all’interprete un quadro più nitido dell’intera
materia.
Quest’ultima, con l’entrata in vigore del d.lgs. n. 175/2016 e s.m.i., sconta invece una irriducibile asimmetria fra le compiute previsioni
attinenti ai soggetti affidatari di servizi pubblici (il “chi”), e quelle disorganiche e lacunose, relative alle modalità di affidamento,
all’organizzazione e alla gestione dei servizi pubblici a rilevanza economica (il “come”). Tanto premesso, è pur vero che nel settore de
quo è rilevabile un rapporto di vicendevole influenza tra i due piani – soggettivo e oggettivo – e così le previsioni riguardanti la natura
e le caratteristiche di una determinata tipologia di soggetti affidatari di servizio pubblico ben possono riflettersi sulle quelle regolanti
le modalità di organizzazione e gestione, contribuendo a dare al servizio stesso una diversa fisionomia.

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