Le società pubbliche tra competenza legislativa statale e regionale

01 Pubblicazione su rivista
Miccu Roberto, Roma Giacomo
ISSN: 1826-3534

1. Stato, Regioni e società partecipate: una convivenza necessaria. 2. La giurisprudenza costituzionale sul riparto di competenze in materia di società pubbliche: tutela della concorrenza, ordinamento civile, coordinamento della finanza pubblica e profili organizzativi. 2.1. La costituzionalità dell’intervento statale in materia di società pubbliche sulla base della tutela della concorrenza e dell’ordinamento civile. 2.2. L’evoluzione del coordinamento della finanza pubblicanella giurisprudenza costituzionale in materia di società partecipate. 3. La sentenza 251/2016: sulle società partecipate, tanto rumore per nulla? 4.L’accoglimento delle istanze del sistema delle autonomie nell’adozione del d.lgs. 175/2016. 5.Le soluzioni prospettate dal Consiglio di Stato per uscire dall’impasse della sentenza 251/2016. 6.Le modifichecontenute nel decreto correttivo: tra attuazione del principio di leale collaborazione e soluzioni di compromesso.7.Conclusioni. La riforma delle società a partecipazione pubblica prevista dalla c.d. legge Madia ha fornito alla Corte costituzionale l’occasione per prendere nuovamente posizione sul riparto di competenze tra Stato e Regioni in questa materia. La sentenza n. 251 del 2016 ha rappresentato una profonda innovazione, le cui conseguenze vanno al di là di questo specifico ambito. Tuttavia, dall’analisi delle posizioni assunte dalle autonomie nella fase di elaborazione del decreto delegato e delle modifiche introdotte con il decreto correttivo, appare che la violazione del principio di leale collaborazione non fosse di proporzioni tali da motivare un così profondo cambiamento nella giurisprudenza costituzionale. Le soluzioni adottate vanno a minare l’organicità della riforma e sollevano ulteriori interrogativi quanto alla loro coerenza sistematica.

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