Leibniz
Gottfried Wilhelm Leibniz è uno dei giganti del pensiero filosofico. «Anche se avesse dato il suo contribuito a uno solo dei campi di cui si è occupato – diritto, storia, politica, linguistica, teologia, logica, tecnologia, matemati- ca, scienza, filosofia – sarebbe comunque passato alla storia. Ma ha contri- buito a tutti, e non da dilettante, ma da innovatore capace di guidare gli specialisti». Questo è quanto scrive Eric J. Aiton in una delle più accurate biografie di Leibniz, pubblicata nel 1991.
L’eredità intellettuale di Leibniz continua, ancora ai nostri giorni, a riserva- re sorprese e a suscitare nuovo interesse. Leibniz era davvero capace di svolgere un’immensa mole di lavoro nei campi più diversi, e scrisse moltissime opere e lettere, in gran parte rimaste inedite, e tutt’oggi in corso di pubblicazione (si stima che gli scritti ammontino a circa 200.000 pagine!). Oltre a problemi filosofici, matematici, scientifici, teologici, giuridici, di- plomatici, Leibniz affrontò anche questioni di linguistica, di storia, di inge- gneria, di geologia, interessandosi fino agli ultimi anni della sua vita anche al pensiero, alla cultura e alla ideografia cinese.
A differenza di molti altri filosofi, Leibniz non ha scritto opere sistematiche in cui è sviluppato per esteso il suo pensiero maturo, qualcosa di paragonabi- le alle Meditazioni di Cartesio o all’Etica di Spinoza. Ha costruito il suo siste- ma attraverso una miriade di lavori, e perciò dobbiamo armarci di pazienza per mettere insieme alcuni tasselli della sua sterminata riflessione.