Individuazione degli scenari di esposizione professionale a formaldeide e valutazione dei livelli di esposizione per il personale sanitario del Policlinico Campus Bio-Medico di Roma
L’esposizione dei lavoratori ai vapori di formaldeide è un argomento centrale della letteratura scientifica, alla luce del riconoscimento da parte della IARC (International Agency for Research on Cancer) degli effetti cancerogeni per l’uomo.
la formaldeide viene classificata nel Regolamento (UE) n. 605/2014 come un cancerogeno di categoria 1B mentre in precedenza era classificata come un cancerogeno di categoria 2 dal Regolamento (CE) n. 1272/2008. Tale modifica della classificazione viene applicata a partire dal 1° aprile 2015 secondo quanto contenuto all’interno dell’art.3 del Regolamento (UE) n. 605/2014. La Commissione Europea, con il Regolamento (UE) n. 491/2015 del 23 marzo 2015, ha poi prorogato l’entrata in vigore del precedente regolamento al 1° gennaio 2016, data limite entro la quale è stata obbligatoria la riclassificazione.
Nel presente lavoro viene descritto lo studio promosso dal Servizio Prevenzione, Protezione e Ambiente del Policlinico Campus Bio-Medico di Roma con lo scopo di individuare gli aspetti critici del processo lavorativo legati all’impiego della formalina e alle conseguenti emissioni di vapori che possono comportare un rischio di esposizione per gli operatori. Nell’ambito dell’indagine, condotta in collaborazione con Sapienza Università di Roma, sono stati presi a riferimento i criteri indicati dal D. Lgs. 81/08 e s.m.i.
Nella prima fase dello studio, effettuata nel corso del 2015, sono stati osservati i reparti e i processi che prevedono l’utilizzo della formalina, allo scopo di individuare e valutare i rischi collegati all’utilizzo della sostanza. Due campagne di misurazioni dedicate alla concentrazione di formaldeide negli ambienti si sono svolte nel 2015. Le concentrazioni di formaldeide sono state messe in relazione a eventi significativi dei processi di lavoro.