La creazione di conoscenza nelle organizzazioni: alcune evidenze empiriche per la validazione del modello SECI di Nonaka.

04 Pubblicazione in atti di convegno
Farnese MARIA LUISA, Barbieri Barbara, Chirumbolo Antonio

La centralità delle conoscenze per i sistemi sociali caratterizza l’epoca attuale, rappresentando infatti la principale qualità delle risorse umane, che diventano capitale intellettuale (Drucker, 1986; Foray, 2000; Lipparini, 2002), ed anche il principale contenuto di valore che i beni-servizi incorporano (Gherardi & Nicolini, 2004).
Il più noto modello teorico per concettualizzare il processo di generazione di conoscenza organizzativa è quello proposto da Ikujiro Nonaka (1994) e denominato SECI, in cui la creazione di conoscenza è rappresentata come un processo dinamico e continuo che ha luogo attraverso le interazioni sociali e nel momento in cui la conoscenza cambia status (ad esempio nella conversione da esplicita a tacita). Ad oggi tuttavia esistono pochissimi strumenti per la rilevazione del processo di creazione di conoscenza basati sulla dimensionalità proposta dal modello SECI e pochi studi empirici a supporto della sua validità.
Il presente studio si propone di contribuire alla verifica della validità del modello SECI attraverso la definizione di uno strumento multidimensionale che operativizza le modalità di conversione di conoscenza individuate dal modello. In particolare, la struttura della nuova scala è stata verificata attraverso una analisi fattoriale confermativa su un campione di 487 lavoratori dipendenti di diverse strutture sanitarie italiane, che rappresentano un tipico contesto “knowledge intensive”. E’ stata inoltre testa la validità di costrutto della scala verificando il contributo specifico e simultaneo di ciascuno degli otto processi di conversione individuati rispetto ad alcuni esiti di livello organizzativo (performance, innovatività, efficacia collettiva).
I risultati mostrano buone proprietà psicometriche della scala e la capacità, delle diverse dimensioni, di contribuire in modo diverso allo sviluppo dell’organizzazione. Da un punto di vista pratico, la misurazione multidimensionale contribuisce ad avere una visione sistemica dell'organizzazione, evidenziando i punti di forza e di debolezza delle politiche per la generazione di conoscenza e il possibile intervento relativo per attuarla.

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